Il contributo che viene dai traffici turistici servirà per ampliare e implementare l’offerta dei servizi turistici e strutturali.

Le recenti dichiarazioni dei candidati sindaci del centrodestra D’Angelo e Nunzi ci fanno sorridere e allo stesso tempo ci lasciano perplessi. Una difesa evidente del “Fronte del porto”, dei propri privilegi e affari, non fa che rafforzare i motivi della caduta della giunta Tidei e la loro confusione è totale. Confondono, infatti, la tassa d’ingresso con l’imposta di soggiorno. La tassa d’ingresso viene pagata una tantum da chi arriva in città attraverso le navi; l’imposta di soggiorno è applicata ogni giorno a chi usufruisce delle strutture ricettive (B&B, hotel, camping etc ) ed è graduata in base alla qualità del servizio che si usa. Anche i percorsi amministrativi sono totalmente differenti:infatti l’imposta di soggiorno viene istituita e regolamentata dal Comune solo dopo aver sentito le associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio. Parlare indistintamente dell’una o dell’altra cosa serve solo per confondere gli elettori e accusare Pietro Tidei e il centrosinistra di qualcosa di cui non ha la minima idea. La nostra linea politica è molto chiara e precisa (al contrario di D’Angelo e Nunzi): il contributo che viene dai traffici turistici servirà per ampliare e implementare l’offerta dei servizi turistici e strutturali. Civitavecchia merita delle strutture adeguate per la mole di turisti che riceve e l’una tantum di due o tre euro a passeggero sarà impiegata per sostenere le strutture ricettive e gli operatori turistici e non, come insinuano le destre, per appesantire il loro già gravoso compito.

Giovani Democratici di Civitavecchia

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